La sessione unica di prove libere per il weekend sprint è stata dominata da Lando Norris (McLaren), che ha fermato il cronometro sul 1:33.294 su gomme morbide.
Al secondo posto c’è stato Nico Hülkenberg (Sauber) con un ritardo di 0.255 secondi. Al terzo posto il leader del campionato, Oscar Piastri (McLaren), a 0.279 secondi da Norris.
Seguono: Fernando Alonso (Aston Martin) quarto a +0.345 s, e Max Verstappen (Red Bull Racing) quinto a +0.354 s.

🔍 Osservazioni chiave:
Il fatto che McLaren abbia piazzato due vetture così in alto (1° e 3°) è indicativo: mostrano buon feeling con la vettura e con il tracciato.
La prestazione di Hülkenberg al secondo posto sorprende un po’: Sauber appare efficace in questo contesto.
Veramente importante: alcune squadre chiave non hanno sfruttato al massimo la sessione — ad esempio, problemi per Charles Leclerc e Carlos Sainz (Ferrari) con affidabilità/gearbox che hanno impedito un buon run con gomme morbide.
Con una sola sessione di prove libere disponibile (per il weekend sprint), ogni minuto è prezioso per sistemare assetto, gomme e strategia.
FP1 fornisce un’indicazione iniziale del potenziale delle squadre ma non garantisce che quelle stesse prestazioni si riflettano in qualifica o in gara – fattori come gomme, strategia e traffico cambiano molto.
McLaren mostra forza, ma la pressione è alta per loro dato che guidano la classifica e puntano al titolo piloti oltre che aver già vinto il titolo costruttori.
Le squadre che sono rimaste “dietro” o hanno avuto problemi (Ferrari in primis) devono recuperare rapidamente nei turni successivi.

📋 Risultati principali:

Max Verstappen (Red Bull Racing) ha ottenuto la pole position per la Sprint con un tempo di 1:32.143.
Lando Norris (McLaren) ha chiuso al secondo posto con un ritardo di circa 0,071 s da Verstappen.
Oscar Piastri (McLaren), attuale leader del campionato, si è qualificato terzo.
Al quarto posto si è piazzato Nico Hülkenberg (Sauber).
Le condizioni meteo (caldo intenso, vento) e la superficie del tracciato in Austin aggiungono variabili che le squadre devono gestire bene per la Sprint e poi per la gara principale.
Verstappen ha sfruttato una prestazione perfetta nel momento decisivo per ridurre il gap in classifica nei confronti della coppia McLaren.
Norris e Piastri confermano la loro rapidità, ma Piastri — pur partendo terzo — non appare al massimo in questa sessione per ottenere la miglior pole possibile.
Sorprendente la prestazione di Hülkenberg con Sauber: quarto è un risultato solido in questo contesto.

Risultato principale:

Max Verstappen (Red Bull Racing) ha conquistato la vittoria partendo dalla pole position.
Al secondo posto si è piazzato George Russell (Mercedes).
Terzo è arrivato Carlos Sainz Jr. (Williams Racing).
La gara è stata segnata da un incidente al primo giro che ha coinvolto entrambi i piloti della McLaren: Oscar Piastri e Lando Norris sono usciti di gara a causa di un contatto con Nico Hülkenberg (Sauber) e conseguente collisione tra di loro.
L’incidente ha costretto l’ingresso della safety car e ha compromesso gravemente la gara di McLaren, con impatto importante sul campionato piloti.
Con questo risultato, Verstappen accorcia la distanza in classifica nei confronti di Piastri.
Le condizioni di partenza (incidente, safety car) hanno alterato la gara, mostrando come in un format breve la partenza e il contatto possono avere effetti amplificati.
La vittoria di Verstappen in questo formato Sprint rappresenta una spinta psicologica e di punti importante in chiave campionato.
McLaren, che guida la classifica costruttori e piloti, vede un weekend che poteva essere favorevole trasformarsi in rischio: l’uscita al primo giro della Sprint mette pressione sul team e sui piloti.
La seconda posizione di Russell e il podio di Sainz mostrano che Mercedes e Williams possono inserirsi nella battaglia: ciò complica la corsa al vertice.

Pole position per Max Verstappen (Red Bull Racing) con 1:32.510.
Al secondo posto Lando Norris (McLaren F1 Team) a +0.291 s.
Terzo Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a +0.297 s.
Quarto George Russell (Mercedes AMG Petronas F1 Team) a +0.316 s.
Quinto Lewis Hamilton (Ferrari) a +0.402 s.
Sesto Oscar Piastri (McLaren), attuale leader del campionato, a +0.574 s.

La prestazione di Verstappen è significativa: ha ottenuto la pole con un margine relativamente consistente, quanto basta per imprimere pressione alle McLaren.
Norris e Piastri confermano il loro potenziale: Norris in seconda posizione dimostra che McLaren è ancora molto competitiva; Piastri invece paga qualcosa in termini assoluti, partendo sesto, il che potrebbe avere un impatto sulla sua lotta per il titolo.
Le Ferrari (Leclerc + Hamilton) sembrano aver fatto un passo avanti, piazzandosi terzo e quinto: buon segnale per la squadra.
Mercedes con Russell quarto è lì, ma probabilmente un gradino sotto rispetto ai primi due team.
Il distacco tra i primi e Piastri (sesto) può diventare un fattore strategico, soprattutto considerando che McLaren ha già il titolo costruttori ma ambisce ancora al titolo piloti.
La pole posizione dà a Verstappen un ottimo punto di partenza non solo per la gara principale, ma anche come slancio psicologico: chiude il gap e rilancia la sfida al titolo.
Norris da secondo può giocarsela; Piastri in sesta posizione deve recuperare o rischia di essere attaccato sia nella classifica piloti sia nella gestione interna del team.
Posizionamenti come quello di Leclerc e Hamilton indicano che la lotta per il podio potrebbe essere più aperta di quanto si pensasse.
Le condizioni della pista, il caldo e il tracciato di Austin rendono le prestazioni in qualifica un buon indicatore ma non garanzia — la gara richiederà anche strategia e gestione gomme.