La prima sessione di prove libere sul circuito cittadino di Marina Bay ha visto Fernando Alonso (Aston Martin) occupare la prima posizione con un tempo di 1:31.116.
Lo hanno seguito Charles Leclerc (+0,150 s) e Max Verstappen (+0,276 s).
Il turno si è svolto in condizioni molto calde e umide. Per questo motivo, la FIA ha attivato un provvedimento “heat hazard” per il weekend, imponendo misure particolari sui veicoli come il sistema di raffreddamento per i piloti.
Tra gli episodi più rilevanti, Alex Albon non ha registrato un tempo cronometrato perché la sua Williams ha avuto un problema ai freni che ha causato un principio d’incendio.
In sintesi: Alonso ha sorpreso subito con la miglior prestazione, mentre Leclerc e Verstappen hanno mostrato buon equilibrio. Le condizioni ambientali e l’affidabilità iniziano già ad avere un ruolo decisivo in questo weekend asiatico.

La sessione è stata molto turbolenta, caratterizzata da due interruzioni con bandiere rosse: la prima dopo che George Russell è andato a muro alla curva 16, la seconda quando Liam Lawson ha perso il controllo alla stessa zona.
Nonostante le difficoltà, Oscar Piastri ha fatto la differenza nel finale, conquistando il miglior tempo con un 1:30.714.
Secondo si è piazzato Isack Hadjar, a +0,132 s, e terzo Max Verstappen, a +0,143 s.
Alcuni piloti hanno perso molto tempo a causa delle interruzioni e dei cambiamenti nel bilanciamento della pista, rendendo difficile trovare ritmo costante.
Un contatto in pitlane tra Charles Leclerc e Lando Norris, dovuto a un rilascio “non sicuro” da parte di Ferrari, è finito sotto la lente dei commissari.
Lewis Hamilton non ha messo insieme un giro completo con le gomme soft, abortendo la prima uscita e limitandosi a “proteggersi” nella seconda.

Max Verstappen è stato il più veloce in FP3, segnando il miglior tempo in 1:30.148, superando di 0,017 s Oscar Piastri.
George Russell ha completato il podio virtuale della sessione, piazzandosi terzo.
La sessione ha vissuto una red flag: Liam Lawson è andato a muro per la seconda volta nel weekend, causando l’interruzione.
Le prestazioni sono state molto compatte: i primi cinque piloti sono separati da soli 0,089 s.
Lewis Hamilton è stato il miglior pilota Ferrari, con un tempo che lo ha collocato all’8ª posizione.
Alcune polemiche: Hamilton è stato sotto indagine per un possibile comportamento scorretto durante la bandiera rossa, ma alla fine non gli è stata inflitta alcuna penalità.
In FP1, Fernando Alonso ha sorpreso con il miglior tempo (1:31.116), davanti a Leclerc e Verstappen.
In FP2, con più grinta e dopo interruzioni, Oscar Piastri ha preso il comando (1:30.714), con Hadjar e Verstappen alle sue spalle.
In FP3, Verstappen ha confermato il suo passo migliore, con Piastri vicino e Russell che si inserisce in un buon ritmo complessivo.
Da questi confronti si possono trarre alcune conclusioni:
– Red Bull / Verstappen sembrano aver trovato nell’ultima sessione il massimo potenziale per il weekend, migliorando gradualmente e sfruttando le simulazioni da qualifica.
– McLaren / Piastri rimangono molto vicini alla vetta e dimostrano consistenza: dopo una FP1 “tiepida”, sono risaliti con forza in FP2 e FP3.
– Mercedes / Russell mostrano anche loro progresso: la presenza costante nei primi tre fa capire che hanno un pacchetto competitivo in condizioni notturne.
– Ferrari appare più indietro: Hamilton, come miglior esponente della squadra, ha faticato a entrare nel top-5 e dovrà migliorare in qualifica e gestione gomme.
– Affidabilità / errori rimangono fattori chiave: Lawson che impatta nuovamente, le possibili penalità (il caso Hamilton), interruzioni e variabilità di pista possono influenzare fortemente il weekend.